Pignoletto
Rosso
Nel Canavese è tempo di farina, polenta e di biscotti di Meliga.
Ma rigorosamente al
Pignoletto
Rosso, una delle varietà di Antichi Mais recuperata dagli agricoltori,
coltivata con metodo biologico, macinata a pietra e inserita nel “Paniere” dei
prodotti tipici della Provincia di Torino.
La storia del Pignoletto Rosso nasce da un seme autoctono, che gli
agricoltori hanno selezionato con cura, seminato e poi
raccolto di anno in anno sui ettari di campagna circondata da
boschi che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione
con altri mais ibridi.
Il risultato di un lungo e paziente lavoro
manuale sono il recupero e la valorizzazione di una varietà di “Meliga”
che aveva rischiato l’estinzione, con un
grave danno per la biodiversità.
Ritrovata la sua specificità, da
qualche anno il Pignoletto Rosso è entrato, appunto, a far parte del
“Paniere” e del novero degli Antichi Mais Piemontesi.
Gustosa, profumata e dall’inconfondibile fragranza, la farina di
Pignoletto Rosso si presenta come un prodotto oltretutto versatile,
ottimo sia nella preparazione di piatti salati che in quelli dolci,
conferendo ad ogni ricetta un sapore unico.
Il progetto
Pignoletto Rosso ha saputo coniugare il recupero di una varietà di mais
ormai in estinzione con la creazione di una farina eccellente, il
recupero di una campagna abbandonata con il procedimento di coltivazione
biologica, il recupero di un piatto della tradizione con l’impiego di
un prodotto che è diventato anche veicolo promozionale del territorio.
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