venerdì 11 marzo 2016

Acetosa

L’Acetosa conosciuta anche come erba brusca è un arbusto perenne-erbaceo.
Come la maggior parte delle piante, anche in questo caso il primo a scoprirla e catalogarla fu il famoso esperto botanico Carl Von Linné che la definì “la pianta miracolosa”.
Essa può raggiungere un’altezza massima di un metro, ha un finissimo rizoma dritto, arrossato e scanalato. Per quanto riguarda le foglie sono cauline, basali, lanceolate, molto larghe e sono composte da un picciolo. I fiori sono di colore rosso intenso e hanno una disposizione del tipo “a pannocchia”. I frutti invece sono di colore nero, rosso quando maturano. L’acetosa è originaria delle zone dove il clima è prettamente freddo e temperato è diffusa in particolar modo in Italia, sia nelle zone marittime che nelle zone montane. Fiorisce dal mese di aprile al mese di agosto e predilige vegetare e crescere in terreni dove c’è la presenza di concime, in fossati, lungo pascoli, in terreni di argilla.L’acetosa è ricca di elementi chimici molto importante per la nostra salute. 
  • vitamina C
  • ossalato di potassio
  • ferro
  • acido ossalico 
Questi costituenti conferiscono alla pianta proprietà
  • diuretiche
  • antinfiammatorie
  • stomachiche
  • depurative
  • rinfrescanti
  • antiscorbutiche
  • lassative
  • astringenti
  • digestive
  • toniche
Avendo tutte queste peculiarità, le persone la utilizzano per trattare e guarire gengiviti, problemi gastro-intestinali, acidità allo stomaco, gotta, reumatismi, calcoli renali, infiammazione alla bocca.

L’acetosa può essere adoperata in diversi settori e proprio per questo è molto amata da chi la utilizza. 

  • In cucina le foglie giovani, una volta sminuzzate e lavate, possono condire varie tipologie di insalate. 
  • In fitoterapia e nel campo erboristico, la pianta intera può essere usata per preparare ottimi decotti e infusi. 


  1. Occorre bollire le parti della pianta, tagliate a pezzi in precedenza, in una pentola con circa cinque litri di acqua. 
  2. Una volta che il composto si sia ammosciato, lasciar riposare per circa un quarto d’ora. Dopodiché filtrare il tutto e berlo quando è ancora caldo. 
  3. Un consiglio da poter dare è quello di non esagerare con le dosi
Per uso interno si utilizzano le foglie, soprattutto in versione antipiretica: le foglie vengono impiegate come ingrediente principale del brodo d'erbe, consigliato a chi ha la febbre, anche quando la temperatura è molto alta, le foglie possono aiutare a calmare la sensazione di sete.

Se invece l'intenzione è quella di perdere liquidi e contrastare la ritenzione idrica, l'acetosa può essere utilizzata come tisana, sotto forma di decotto, come spiegato sopra. In questo caso va assunta quotidianamente, al mattino o alla sera, per almeno dieci o quindici giorni di seguito, così da usufruire delle sue proprietà in modo costante e attivare un meccanismo utile a depurare l'organismo e sentirsi leggeri.

Per uso esterno, è utile utilizzare le foglie per attenuare il prurito della puntura di insetti, soprattutto vespe ed api. Si possono usare le foglie pestate in mortaio di pietra.

In ambito culinario, sono molto gustose ed utilizzate per preparare inselate, ma anche verdure cotte che possono essere insaporite dalle cimette dell'acetosella, raccolte prima della fioritura.
Per l'insalata si possono usare anche le foglie più grandi, mentre le foglie basali, decisamente più ampie, rappresentano una buona soluzione per avvolgere il pesce da cuocere al cartoccio.
Oppure si può preparare una frittata utilizzando le cimette, che rendono particolare con il loro gusto aspro.

Fare attenzione alle dosi, infatti la quantità di ossalato di potassio contenuta nell'acetosella è abbastanza notevole, pertanto potrebbe a dosi elevate, dare problemi a chi soffre di artrite, gotta, iperacidità gastrica.

Inoltre il suo polline è particolarmente allergenico, pertanto per i soggetti a rischio in primavera alle allergie, devono fare attenzione.

La raccolta avviene per le foglie in marzo - aprile