giovedì 25 luglio 2013

Coltivazione Cavolfiore Precoce

Cavolfiore Precoce

Il cavolfiore è il nome volgare della varietà botrytis del cavolo (Brassica oleracea), una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae dette anche Cruciferae per la caratteristica simmetria a croce dei loro fiori provvisti di quattro petali. Il cavolfiore è una pianta erbacea biennale con foglie dalle caratteristiche venature principali estremamente sporgenti e la radice a fittone.

La parte commestibile detta testa o palla non è un fiore né un frutto, e deriva dall’ingrossamento unito alla ripetuta ramificazione dell’apice dell’asse principale della pianta, mentre i fiori veri e propri sono gialli, riuniti in racemi che si sviluppano a partire da peduncoli che originano dalla testa, e i frutti che derivano da essi e contengono numerosi semi tondi e scuri sono silique. Il cavolfiore può essere sia bianco che verde e viene suddiviso in varietà nataline cioè precoci, tadive o carnevalesche, e molto tardive o pasqualine.

Semina

La semina del cavolfiore precoce e natalino avviene in semenzaio in maggio-giugno. 
Il trapianto in luglio-agosto con distanze di 65 cm sia tra le file che tra le piante. 

La semina dei cavolfiori carnevaleschi avviene a metà giugno in semenzaio, con trapianto a agosto e raccolta verso febbraio. 

La semina dei cavolfiori molto tardivi avviene sempre in giugno, ma il trapianto è a fine agosto e la raccolta ad aprile. 

Il trapianto va fatto maneggiando con molta cura i semenzali di 5-7 settimane, che avranno già 3-4 foglie. Per estrarli facilmente senza traumi innaffiarli il giorno prima del trapianto e durante l’operazione coprirli con polietilene o tela di sacco per non farli disidratare. 

La messa a dimora va effettuata con un trapiantatoio su un terreno ben irrigato il giorno prima, avendo cura di rendere ben saldi nel terreno i piccoli cavolfiori compattando con le mani il terreno attorno a ciascuno di essi e poi innaffiare con garbo. 

Se il tempo fosse molto siccitoso ogni buca di impianto va riempita di acqua.

Concimazione

Un mese dopo il trapianto a dimora fertilizzare con macerato di ortica, al altre 2-3 volte nel corso della crescita.
Coltivazione
La coltivazione del cavolo non è semplice, ma nemmeno impossibile se si tiene conto sia del clima che delle esigenze della pianta. 
Nelle zone più fredde si devono coltivare cavolfiori precoci per non incorrere nel rischio di gelate. 
I cavolfiori precoci vanno sarchiati con regolarità per eliminare le infestanti o eventualmente pacciamati. 
Mai far rallentare l’accrescimento della pianta trascurando irrigazioni o fertilizzazioni, mantenere alta l’umidità. 
Subito dopo il trapianto e fino a attecchimento avvenuto a dimora coprire con fogli di giornale in caso di forte irraggiamento solare per ridurre l’evaporazione. 
Molto favorevole la consociazione con il sedano. 

Annaffiatura

Subito dopo il trapianto a dimora irrigare con 1 dl di acqua al giorno fino all’attecchimento.
Vanno garantiti 18 litri di acqua per metro quadro nei periodi siccitosi, per mantenere l’umidità nel terreno a un livello ottimale, pena la produzione di cime scadenti.
Una pacciamatura che limiti la traspirazione del suolo aiuta a risparmiare acqua.
Proprietà
Il cavolfiore è ricco di Sali minerali e vitamine A, C, K, PP e del gruppo B. 
È antibatterico, depurativo, antiinfiammatorio, rimineralizzante in quanto regolatore del pH del sangue e molto indicato nella dieta del diabetico. 
Previene cancro a colon e prostata. 
E poi è anche squisito, uno tra gli ingredienti principali del Fritto Misto alla Piemontese.




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