Cavolfiore Precoce
Il cavolfiore è il nome volgare della varietà botrytis del cavolo
(Brassica oleracea), una pianta appartenente alla famiglia delle
Brassicaceae dette anche Cruciferae per la caratteristica simmetria a
croce dei loro fiori provvisti di quattro petali. Il cavolfiore è una
pianta erbacea biennale con foglie dalle caratteristiche venature
principali estremamente sporgenti e la radice a fittone.
La parte commestibile detta testa o palla non è un fiore né un frutto, e
deriva dall’ingrossamento unito alla ripetuta ramificazione dell’apice
dell’asse principale della pianta, mentre i fiori veri e propri sono
gialli, riuniti in racemi che si sviluppano a partire da peduncoli che
originano dalla testa, e i frutti che derivano da essi e contengono
numerosi semi tondi e scuri sono silique. Il cavolfiore può essere sia
bianco che verde e viene suddiviso in varietà nataline cioè precoci,
tadive o carnevalesche, e molto tardive o pasqualine.
Semina
La semina del cavolfiore precoce e natalino avviene in semenzaio in
maggio-giugno.
Il trapianto in luglio-agosto con distanze di 65 cm sia
tra le file che tra le piante.
La semina dei cavolfiori carnevaleschi
avviene a metà giugno in semenzaio, con trapianto a agosto e raccolta
verso febbraio.
La semina dei cavolfiori molto tardivi avviene sempre in
giugno, ma il trapianto è a fine agosto e la raccolta ad aprile.
Il
trapianto va fatto maneggiando con molta cura i semenzali di 5-7
settimane, che avranno già 3-4 foglie. Per estrarli facilmente senza
traumi innaffiarli il giorno prima del trapianto e durante l’operazione
coprirli con polietilene o tela di sacco per non farli disidratare.
La
messa a dimora va effettuata con un trapiantatoio su un terreno ben
irrigato il giorno prima, avendo cura di rendere ben saldi nel terreno i
piccoli cavolfiori compattando con le mani il terreno attorno a
ciascuno di essi e poi innaffiare con garbo.
Se il tempo fosse molto
siccitoso ogni buca di impianto va riempita di acqua.
Concimazione
Un mese dopo il trapianto a dimora fertilizzare con macerato di ortica, al altre 2-3 volte nel corso della crescita.
Coltivazione
La coltivazione del cavolo non è semplice, ma nemmeno impossibile se si
tiene conto sia del clima che delle esigenze della pianta.
Nelle zone
più fredde si devono coltivare cavolfiori precoci per non incorrere nel
rischio di gelate.
I cavolfiori
precoci vanno sarchiati con regolarità per eliminare le infestanti o
eventualmente pacciamati.
Mai far rallentare l’accrescimento della
pianta trascurando irrigazioni o fertilizzazioni, mantenere alta
l’umidità.
Subito dopo il trapianto e fino a attecchimento avvenuto a
dimora coprire con fogli di giornale in caso di forte irraggiamento
solare per ridurre l’evaporazione.
Molto favorevole la consociazione con
il sedano.
Annaffiatura
Subito dopo il trapianto a dimora irrigare con 1 dl di acqua al giorno fino all’attecchimento.
Vanno garantiti 18 litri di acqua per metro quadro nei periodi siccitosi, per mantenere l’umidità nel terreno a un livello ottimale, pena la produzione di cime scadenti.
Una pacciamatura che limiti la traspirazione del suolo aiuta a risparmiare acqua.
Proprietà
Il cavolfiore è ricco di Sali minerali e vitamine A, C, K, PP e del
gruppo B.
È antibatterico, depurativo, antiinfiammatorio,
rimineralizzante in quanto regolatore del pH del sangue e molto indicato
nella dieta del diabetico.
Previene cancro a colon e prostata.
E poi è anche squisito, uno tra gli ingredienti principali del Fritto Misto alla Piemontese.
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