La primula
La primula è una pianta erbacea perenne con fiori grandi, gialli e profumati che fioriscono a primavera.Il suo nome deriva dal latino "primus", che significa "primo", per indicare la comparsa precoce di questo fiore già sul finire dell’inverno.
Per la conservazione, le radici si fanno essiccare al sole, mentre le foglie e i fiori si usano freschi.
Per quanto riguarda le sue proprietà, la primula è analgesica, antinfiammatoria, antispasmodica, astringente, calmante, espettorante, diuretica.
La
radice è richissima di saponine, soprattutto la primulina, con virtù espettorante e mucolitica.
Contengono
poi anche due derivati dell’acido salicilico, la "primaverina" e la
"primulaverina", con virtù analgesiche, antinfiammatorie ed
antireumatiche.
Si tratta delle stesse proprietà
dell’aspirina, che contiene essenzialmente acido acetilsalicilico, che
altro non è che una sintesi chimica dell’acido salicilico.
I fiori della primula contengono flavonoidi e carotene, efficaci nella cura delle emicranie e delle cefalee grazie alla loro azione antispasmodica e sedativa.
Ad uso interno, l’infuso di foglie e fiori e il decotto di radici sono utili per curare la tosse, la bronchite, l’asma bronchiale, il raffreddore, la cefalea e i reumatismi.
Come tisana viene somministrata per calmare gli stati di ipereccitabilità e nervosismo, e sembra che sia utile anche per i bambini.
Ad uso esterno, si praticano degli impacchi con il decotto delle radici di primula per curare contusioni, distorsioni, macchie della pelle, cute irritata dopo l’esposizione al sole, artrite.
E, altrettanto ovviamente, chi è allergico all’aspirina non deve usare neanche la primula, dato che il principio attivo è il medesimo.
La primula viene poi utilizzata anche sulla tavola, più che altro nelle insalate miste, cui le sue foglie piccole e tenere conferiscono un sapore dolciastro.
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